18 Gennaio 2022 :
La Corte Suprema lascia in sospeso la decisione che McGirt non è retroattiva.
Lunedì (10 gennaio) la Corte Suprema degli Stati Uniti ha rinviato una decisione sulla revisione della sua sentenza che ha rimodellato la giurisdizione penale nell'Oklahoma orientale, ma i giudici hanno lasciato in sospeso una decisione della Corte d'Appello Penale dell'Oklahoma che limita notevolmente il numero di persone che possono contestare le proprie condanne per crimini avvenuti all’interno di territori designati come “riserve indiane”. L'alta corte potrebbe continuare a discutere nelle prossime settimane se rivedere la sua sentenza del 2020 nel caso McGirt v Oklahoma (9 luglio 2020) secondo cui la riserva di Muscogee (Creek), e per condizioni simili una consistente parte del territorio dell’Oklahoma, per via di vecchi accordi mai formalmente modificati, deve essere considerata a tutti gli effetti “territorio indiano”, e in quanto tale le sentenze emesse dai tribunali statali dell’Oklahoma non sono valide.
La decisione di McGirt sancisce che la giurisdizione penale in 6 vaste “riserve indiane” appartiene al governo federale e alle tribù nei casi che coinvolgono i nativi americani nelle riserve. L'ufficio del procuratore generale dell'Oklahoma ha presentato dozzine di ricorsi chiedendo alla Corte Suprema degli Stati Uniti di annullare la decisione di McGirt o, in mancanza, di dichiarare che l'Oklahoma può ancora perseguire i non indiani per i crimini commessi contro i nativi americani nelle riserve. Il rifiuto della corte di rivedere il caso di Clifton Merrill Parish e altri 2 lunedì è stata una vittoria per lo stato. La Corte d'Appello Penale dell'Oklahoma ha stabilito nel caso di Parish che, anche se è un Choctaw e il suo crimine è stato commesso nella riserva di Choctaw, non ha potuto appellarsi contro l'accusa da parte dello stato perché la sua condanna era già stata confermata in un precedente ricorso in cui non aveva presentato un ricorso giurisdizionale. La decisione della Corte d'appello penale dell'Oklahoma nel caso, emessa ad agosto, secondo cui la decisione McGirt non era retroattiva, ha limitato notevolmente il numero di persone che potevano appellarsi contro condanne passate in giudicato, potenzialmente interrompendo migliaia di ricorsi.