21 Giugno 2005 :
la Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che Ronald Rompilla, condannato a morte in Pennsylvania per un omicidio commesso nel 1988, ha diritto ad un nuovo processo.Con cinque voti contro quattro, i giudici hanno stabilito che l’avvocato di Rompilla ha svolto all’epoca un lavoro inadeguato, non tenendo in debito conto indizi di un probabile handicap mentale del suo cliente.
''Riteniamo che anche quando l’imputato e la sua famiglia sostengano l’assenza di circostanze
attenuanti, spetti comunque all'avvocato il compito di ottenere ogni possibili indizio'', ha scritto per conto della maggioranza il giudice David Souter.
A fare da ago della bilancia e' stata la giudice Sandra Day O'Connor: ''La decisione di oggi risponde alla filosofia della decisione caso per caso, nel valutare se il comportamento di un avvocato sia stato o meno professionale'', ha scritto in una opinione pubblicata a fianco del parere di maggioranza.
(Fonti: Ansa, 20/06/2005)