02 Maggio 2007 :
il metodo dell’iniezione letale – è scritto in un editoriale del 'Boston Globe' – non costituisce una maniera umana di giustiziare il condannato, come imporrebbe la Costituzione degli Stati Uniti. Benche' sia stata abolita in quasi tutte le democrazie avanzate, continua il Globe, la pena di morte sopravvive negli Usa in parte poiche' gli Stati dove e' legale si sono sforzati di farla diventare 'asettica'. In America l'era delle impiccagioni in pubblico e' tramontata da un pezzo, ed esse sono state sostituite da un procedimento impersonale ed estremamente discreto che riduce al minimo la scomodita' per chi la somministra e per il pubblico.Sebbene da decenni ci si sforzi per far apparire la pena capitale come una procedura puramente clinica - sforzo culminato nell'adozione dell'iniezione letale come metodo di esecuzione largamente prevalente - un nuovo studio analitico e scientifico delle esecuzioni in California e North Carolina, appena pubblicato, suggerisce proprio il contrario. Il cocktail di tre sostanze iniettate nella vena del condannato puo' dar luogo a un doloroso fenomeno di asfissia durante il quale la persona rimane conscia.
L'iniezione letale, oltre la superficie di 'umanita' che tale metodo pretenderebbe di rappresentare, viola in realtà la proibizione costituzionale di punire in modo crudele e inusuale.
Altri metodi che arrecano morte pressoche' immediata, come la ghigliottina o la fucilazione, sono stati respinti come rivoltanti per la sensibilita' attuale. Lo stesso avviene per la sedia elettrica.
Ci sono inoltre molte altre ragioni per le quali la pena capitale andrebbe abolita: non e' un deterrente per i criminali, e' applicata in modo non equanime a seconda delle giurisdizioni e dei gruppi sociali coinvolti, e' irreparabile in caso di errore giudiziario. Comunque una pena di morte rapida, indolore e pulita - conclude l'editoriale - ancora non esiste.