UE. MINISTRO GB: CONVENZIONE DIRITTI UMANI NON OSTACOLI ESPULSIONI

Charles Clarke

08 Settembre 2005 :

il ministro degli Interni britannico Charles Clarke ha indicato la necessità di ripensare la Convenzione Europea sui Diritti Umani, nella parte in cui vieta l’espulsione di persone verso paesi in cui rischierebbero torture e condanna capitale.
La dichiarazione è giunta nel corso dell’intervento che Clarke ha tenuto a Strasburgo davanti al Parlamento Europeo, nella sua qualità di Presidente di turno del Consiglio Giustizia e Affari interni dell'Ue.
Secondo Clarke, anche le leggi statali che impediscono l’espulsione di sospetti in presenza dei suddetti rischi dovrebbero essere cambiate.
Per quanto riguarda i giudici, nel decidere su casi che coinvolgono i diritti umani, dovrebbero essere consapevoli delle “attuali circostanze nel mondo”.
I giudici inglesi – ha aggiunto – dovrebbero “rispettare” gli accordi che il Governo tenta di realizzare con diversi paesi del Medioriente e africani, in base ai quali la persona espulsa non correrebbe rischi.
Su questi accordi c’è tuttavia scetticismo, dal momento che non costituirebbero sufficiente garanzia per l’espulso.
Per Graham Watson, leader degli europarlamentari  Lib Dem, la Convenzione sui diritti umani non dovrebbe essere cambiata sull’onda emotiva provocata dai recenti atti terroristici.
 

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