15 Giugno 2007 :
un centinaio di personalità, fra cui diversi artisti, e sette Ong hanno annunciato in Tunisia la costituzione di una coalizione contro la pena di morte."La coalizione lavorerà alla creazione di una dinamica che porti ad abolire la pena capitale in Tunisia, dove più di 100 condannati a morte languiscono nelle prigioni, in attesa che la loro pena venga commutata", ha dichiarato alla stampa Mohamed Habib Marsit, presidente della sezione locale di Amnesty International.
Al gruppo si sono uniti, oltre ad Amnesty-Tunisi, la Lega tunisina per la difesa dei diritti umani, l'Associazione delle donne democratiche, l'Istituto arabo dei diritti umani e l'Associazione dei giornalisti. Fra le personalità firmatarie figurano degli avvocati, cineasti, poeti, universitari, femministe e attivisti dei diritti umani. Marsit ha anche detto che la coalizione vorrebbe "sensibilizzare l'opinione pubblica per lanciare una campagna contro questa sentenza che continua ad essere largamente applicata nei Paesi arabi".
La pena capitale è tutt'ora in vigore in Tunisia ma nessuna esecuzione è stata registrata dal 1994, anno in cui fu impiccato un serial killer, colpevole di stupri e dell'uccisione di alcuni bambini. Il ministro della Giustizia e dei diritti umani, Beschir Tekkari, lo scorso marzo aveva detto nel corso di un dibattito con i deputati che "non era ancora tempo di abolire la pena di morte".