01 Settembre 2005 :
il procuratore Hussein Dhere ha chiesto la condanna a morte di 10 persone in relazione agli omicidi di quattro operatori umanitari, compresa l’italiana Annalena Tonelli, avvenuti tra l’ottobre 2003 e marzo 2004.All’udienza a porte chiuse, tenutasi a Hargeisa, nella regione del Somaliland, hanno potuto assistere solo giornalisti e parenti delle vittime.
Nel corso della requisitoria l’accusa ha più volte definito ''terroristi'' gli imputati, mentre gli avvocati della difesa hanno richiamato la Sharia nel sostenere inadeguata la pena capitale. ''Dal momento che i nostri assistiti hanno confessato due dei crimini di cui vengono accusati, la Corte dovrebbe tenerne conto nel suo giudizio'' ha detto l'avvocato della Difesa, Mohamed Jama Abdi.
Il giudice Abdirahman Hayanhe ha sospeso l'udienza ed annunciato che il verdetto sarà emesso il prossimo 25 settembre. Durante il processo, iniziato lo scorso 24 marzo, si sono tenute una ventina di udienze e sono stati ascoltati 33 testimoni.
La prima vittima della serie di omicidi fu la Tonelli, 60 anni, missionaria laica, uccisa a Borama nella sua abitazione il 5 ottobre 2003.
Nello stesso mese Richard Eyeington, 62 anni, e sua moglie Enid, 61 anni, insegnanti britannici, vennero assassinati nella loro abitazione vicino a Berbera.
Infine nel marzo 2004, in un agguato contro un convoglio umanitario, venne uccisa la keniana
Flora Chepkemoi Cheruiyot, operatrice dell'organizzazione tedesca 'Gtz'.
Per tutti gli omicidi, da subito le autorita' locali e gli inquirenti internazionali che hanno collaborato alle indagini hanno seguito la pista dei piccoli gruppi di integralisti islamici.
Alle indagini hanno partecipato anche agenti di Scotland Yard.
(Fonti: Adn, 30/08/2005)