26 Novembre 2014 :
I jihadisti dello Stato Islamico (ISIS) hanno ucciso mediante lapidazione due giovani di Deir Ezzor, provincia della Siria orientale, accusati di aver avuto rapporti sessuali «illegali» con altri uomini. Lo riferiscono gli attivisti dell’Osservatorio Siriano per i diritti umani, organizzazione con base in Gran Bretagna. La prima vittima era un 20enne che è stato lapidato in piazza al-Bakara, nella città di Mayadeen. Alla sua esecuzione, ha riferito l’Osservatorio, hanno assistito decine di persone, tra cui molti bambini. Il giovane sarebbe stato arrestato da miliziani dell’ISIS in seguito al ritrovamento nel suo cellulare di un video che lo mostrava in atteggiamenti intimi con un altro uomo. La seconda vittima, un 18enne, è stata lapidata a Hamidyeh, nella centrale Via al-Takya, con le stesse accuse. In entrambi i casi, i cadaveri sono stati prelevati dai jihadisti dopo l’esecuzione e non sono stati restituiti alle rispettive famiglie per la sepoltura. Attivisti sui social media sostengono che le due persone uccise fossero in realtà oppositori dell’ISIS, e che il gruppo abbia usato l’accusa di omosessualità come pretesto per ucciderli.Le Nazioni Unite hanno detto questo mese che l’ISIS ha effettuato in Siria diverse lapidazioni di donne accusate di adulterio.
I militanti hanno proclamato un "Califfato" nel mese di giugno dopo aver occupato porzioni di Iraq e Siria.
Gli attivisti sostengono che l’ISIS effettui con regolarità esecuzioni pubbliche - spesso decapitazioni - nelle zone che controlla.
(Fonti: AFP, Corriere della Sera, 25/11/2014)