OKLAHOMA (USA): PROCURATORE GENERALE CHIEDE SOSPENSIONE DELLE ESECUZIONI NELLO STATO

02 Ottobre 2015 :

il Procuratore Generale ha chiesto alla Corte d'Appello di sospendere tutte le esecuzioni dello stato. Come è noto, ieri la governatrice Fallin ha sospeso all’ultimo minuto l’esecuzione di Richard Glossip perché l’Amministrazione Penitenziaria prevedeva di usare un nuovo farmaco letale, l’acetato di potassio.
Approfondendo la questione, si è appreso che il previsto uso dell’acetato di potassio non era stato autorizzato da nessuno, e l’amministrazione penitenziaria ha tentato di minimizzare l’accaduto sostenendo che avendo inviato una richiesta di acquisto di cloruro di potassio, risultando il prodotto indisponibile, aveva ricevuto dal fornitore dosi di un farmaco che il fornitore ha definito “equivalente”, ossia l’acetato di potassio.
La fornitura sarebbe stata consegnata all’amministrazione penitenziaria il giorno stesso dell’esecuzione, e l’amministrazione, resasi conto dell’errore, avrebbe immediatamente avvertito la governatrice. La governatrice Fallin ieri e oggi il procuratore generale Scott Pruitt hanno rifiutato di sottoscrivere il cambiamento in corso d’opera del farmaco letale. Da un primo approfondimento si apprende che cloruro di potassio e acetato di potassio possono essere considerati equivalenti se usati in ambito terapeutico per riequilibrare disfunzioni del potassio nelle cellule, disfunzioni che creano alterazioni del ritmo cardiaco, delle funzioni renali, e della pressione sanguigna. In letteratura, ovviamente, non esiste nessun riferimento ad un uso “equivalente” dell’acetato di potassio come farmaco letale.
La questione, al di là dell’episodio specifico, rimette in evidenza il problema delle leggi che aumentano la segretezza attorno alle esecuzioni. Per legge, l’amministrazione penitenziaria deve avere in suo possesso i farmaci letali almeno 15 giorni prima di una esecuzione. Nel caso di Glossip addirittura, ad una richiesta dei legali di Glossip, il vice procuratore generale John D. Hadden aveva risposto con una lettera datata 11 agosto che “Ho ricevuto conferma dall’Amministrazione penitenziaria che sono state ottenute dosi sufficienti di farmaci per portare a compimento le esecuzioni”. La mancata possibilità di controllo da parte dei legali, ma anche dei media, sulla catena di approvvigionamento dei farmaci letali ha portato all’incidente di ieri, in cui Glossip è stato fermato mentre, vestito solo di un paio di boxer, stava aspettando nella cella accanto alla camera della morte.
Ricontrollando il timing ufficiale degli avvenimenti, ieri la governatrice ha sospeso l’esecuzione di Glossip un solo minuto prima dell’ora ufficiale prevista. Questo riaprirà sicuramente la discussione sull’opportunità delle nuove leggi approvate in quasi tutti gli stati per consentire alle amministrazioni penitenziarie di non rispondere alle richieste di trasparenza sulle proprie pratiche. Mentre la governatrice aveva fissato al 6 novembre una nuova data di esecuzione per Glossip, la decisione odierna del Procuratore Generale non ha data di scadenza, e non è ancora chiaro cosa esattamente il Procuratore intenda fare durante questo periodo, e non è quindi chiaro quanto questo periodo possa durare.
 

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