26 Dicembre 2006 :
Sulla notizia della conferma da parte della Corte d'Appello irachena della condanna a morte nei confronti dell'ex dittatore Saddam Hussein e che attende ora la ratifica del Presidente Jalal Talabani e dei due vicepresidenti dell'Iraq, dopodiché verrà eseguita entro trenta giorni, i dirigenti di Nessuno tocchi Caino, Sergio d’Elia, Segretario e deputato Rosa nel Pugno ed Elisabetta Zamparutti, tesoriera, hanno dichiarato quanto segue:“Mentre la vicenda processuale di Saddam Hussein sta evolvendo inesorabilmente verso l’esecuzione dell’ex rais, sono cresciute le adesioni di parlamentari italiani ed europei di tutti gli schieramenti e di personalità del mondo arabo all’appello ‘Nessuno tocchi Saddam’ lanciato da Nessuno tocchi Caino il cui primo firmatario è il Presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga. Per questo, ribadiamo la necessità per l’Italia, dopo la decisione di ritirarsi dall’Iraq e, nello stesso tempo, di impegnarsi nel campo della sicurezza e della ricostruzione economica, civile e democratica del paese, di una iniziativa contro la pena di morte a Saddam.
Il Presidente di Nessuno tocchi Caino Marco Pannella, aveva avanzato mesi fa la sua richiesta-offerta al Governo per un mandato straordinario per salvare, con la vita di Saddam, la vita del diritto, dei diritti, della civiltà di quel suo stesso popolo.
Come con “Iraq libero” Pannella aveva cercato di assicurare con l’esilio di Saddam un’alternativa allo scontro militare, alternativa che fu impedita solo dalla cecità europea e di tutta l’oligarchia italiana, oggi con l’appello “Nessuno tocchi Saddam” ed il rinnovo della richiesta di un incarico straordinario a Marco Pannella vogliamo assicurare con la vita di Saddam, non la sua impunità, ma un’alternativa liberale, nonviolenta, democratica, laica al dilagante dominio dell’inciviltà assassina e intollerante che domina tanta parte del Medio Oriente e che ha anche ormai forza inusitata all’interno dello stesso Occidente.”