17 Novembre 2020 :

L'Iraq ha giustiziato 21 uomini condannati per "terrorismo" il 16 novembre 2020 nella prigione di Nassiriya nel sud del Paese, hanno riferito fonti sanitarie e della polizia.
I 21 cittadini iracheni, originari di varie province, erano stati tutti condannati ai sensi della Legge Antiterrorismo del 2005, che prevede la pena di morte, tuttavia non si conoscono dettagli sui loro crimini specifici.
Sono stati impiccati nella prigione di Nassiriya, nella provincia di Dhi Qar, l'unica in Iraq in cui si eseguono condanne capitali.
La prigione è nota per aver ospitato ex importanti membri del regime di Saddam Hussein, che fu rovesciato dall'invasione guidata dagli Stati Uniti del 2003. Lo stesso Saddam è stato impiccato nel dicembre 2006.
Gli iracheni si riferiscono con timore alla prigione di Nassiriyah chiamandola Al-Hut, o “la balena”, un vasto complesso carcerario che "inghiotte le persone".
Da quando ha dichiarato di aver sconfitto il Daesh alla fine del 2017, l'Iraq ha condannato a morte centinaia di propri cittadini per appartenenza al gruppo estremista.
Solo una piccola parte delle condanne capitali è stata eseguita, in quanto devono essere approvate dal presidente del Paese, attualmente Barham Saleh.
Fonti della polizia hanno confermato all'agenzia AFP che Saleh ha firmato gli ordini relativi alle esecuzioni del 16 novembre.
Il governo iracheno rifiuta di fornire dati sui centri di detenzione o sui prigionieri, compreso il numero di persone accusate di terrorismo, sebbene alcuni studi stimino in 20.000 le persone detenute per presunti legami con Daesh.