29 Luglio 2025 :
28/07/2025 - IRAN. Yehuda Hekmati, ebreo americano, arrestato in Iran
In un contesto caratterizzato da un'ondata crescente di convocazioni, arresti e pressioni da parte delle forze di sicurezza nei confronti della comunità ebraica iraniana, HRANA ha confermato l'identità di uno dei due cittadini ebrei americani recentemente detenuti in Iran. Si tratta di Yehuda Hekmati, un uomo di oltre 70 anni che lavora nel settore del commercio di gioielli e pietre preziose. Secondo quanto riferito, il suo arresto sarebbe collegato a una visita effettuata in Israele sette anni fa.
Secondo HRANA, Hekmati è uno dei due cittadini ebrei americani il cui arresto è stato segnalato per la prima volta dal canale televisivo israeliano Channel 11. Gli arresti sono avvenuti in un clima di crescente tensione tra Iran e Israele a seguito della cosiddetta “guerra dei 12 giorni”. Il secondo detenuto, un iraniano-americano di Los Angeles, sarebbe stato rilasciato su cauzione, mentre Hekmati rimane in custodia. Si ritiene che entrambi gli uomini si fossero recati in Iran per visitare dei parenti.
Una fonte vicina al caso ha confermato gli sforzi per ottenere il loro rilascio, dichiarando ai media in lingua ebraica: “Questi due americani si sono trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato”.
Nelle ultime settimane, almeno 35 membri della comunità ebraica iraniana a Teheran e Shiraz sarebbero stati convocati e interrogati dalle agenzie di sicurezza. Gli interrogatori si sono concentrati principalmente sui loro legami familiari con parenti in Israele e hanno incluso avvertimenti contro qualsiasi contatto telefonico o online con persone al di fuori del Paese.
In un caso correlato, l'attivista studentesca Motahareh Goonehi (Gounei), recentemente rilasciata dal centro di detenzione del Ministero dell'Intelligence, ha menzionato una donna di nome Lida, che ha identificato come cittadina ebrea. Tuttavia, non è chiaro se questa persona sia tra i detenuti di recente o sia collegata ad un altro caso di sicurezza.
In base alla legge iraniana approvata nel 2011, i cittadini iraniani che si recano in Israele possono essere condannati a una pena detentiva da due a cinque anni e alla sospensione del passaporto per diversi anni. Questa legge ha colpito in modo crescente gli ebrei iraniani con legami familiari in Israele.
Nonostante la narrativa ufficiale del governo iraniano sulla protezione dei diritti delle minoranze religiose, compresi gli ebrei, i recenti sviluppi indicano un aumento senza precedenti della pressione di sicurezza su questa comunità. Gli esperti di diritti umani avvertono che tali azioni potrebbero costituire una “discriminazione basata sulla religione e l'etnia” e violare gli obblighi internazionali dell'Iran.
