15 Luglio 2015 :
notando che di solito sono i poveri e gli oppressi ad andare al patibolo, il Presidente della Commissione Legislativa indiana, giudice AP Shah, ha detto che c’è "seria" necessità di riesaminare la pena di morte nel Paese."Di solito sono i poveri e gli oppressi ad essere soggetti alla pena di morte. La pena di morte è il privilegio dei poveri”. "Ci sono incongruenze nel sistema e c’è necessità di un modello alternativo per condannare i crimini e un forte bisogno di riesaminare la pena di morte in India," ha detto Shah, ex giudice dell’Alta Corte di Delhi.
Il giudice Shah stava parlando ad una conferenza sull'”Abolizione Universale della Pena di Morte: un Imperativo per i Diritti Umani”, tenuta dal professor Roger Hood dell'Università di Oxford. L'evento è stato organizzato dalla Commissione Legislativa dell’India in collaborazione con la OP Jindal Global University (OPJGU) e la National Law University. Parlando nell’occasione, il professor C Raj Kumar, Vice rettore dell’OPJGU, ha detto: "L'aspetto più significativo della pena di morte è la sua irreversibilità. La giurisprudenza penale e criminale indiana richiede un’indagine e una riflessione sulla moralità ed efficacia della pena di morte e impone di procedere verso l'abolizione definitiva."
Esprimendo le proprie opinioni, il professor Hood ha sottolineato che solo due esecuzioni sono state eseguite in India dal 2004, entrambe per attacco terroristico --- quella di Ajmal Kasab nel 2012 e quella di Afzal Guru nel 2013.
"In entrambi i casi, l'esecutivo è stato criticato per aver condotto le esecuzioni in segreto e per non aver coniugato trattamento dovuto e dignità umana", ha detto, mettendo in discussione il mantenimento della pena capitale per questo tipo di crimine.
(Fonti: oneindia.com, 12/07/2015)