14 Luglio 2015 :
trasversalmente rispetto ai partiti, membri del parlamento e leader politici indiani si sono espressi a favore dell’abolizione della pena di morte nel Paese, in occasione di un incontro di un giorno organizzato sul tema dalla Commissione Legislativa. Secondo i dati degli ultimi 15 anni, forniti dalla National Law University, un numero totale di 1.617 condanne a morte sono state emesse dai tribunali, con sole tre esecuzioni. Tra gli stati, l’Uttar Pradesh è in cima alla lista, con condanne capitali emesse in 79 casi, seguito da Delhi con 30 casi.I leader del Congresso Manish Tiwari e Shashi Tharoor, Varun Gandhi del BJP, Vrinda Karat del CPM e Kanimozhi del DMK hanno sostenuto la proposta di rivedere la precedente relazione della Commissione che suggeriva il mantenimento della pena capitale.
Nel suo discorso inaugurale, l'ex governatore del West Bengal Gopal Krishna Gandhi, nipote del Mahatma Gandhi, si è espresso a sostegno della revoca e ha detto, "la pena di morte è un omicidio giudiziario e nessuno Stato responsabile dovrebbe adottare l’omicidio giudiziario come vendetta. Gli architetti giudiziari non devono permettere alla follia politica di deformare il paesaggio architettonico."
"La pena di morte deve andare via. Stato significa proteggere la vita delle persone, non portarla via per rappresaglia", ha aggiunto, definendo la pena capitale come 'il frutto più odioso'. D’accordo con lui, Varun Gandhi ha sostenuto che la punizione come deterrente è controproducente politicamente e socialmente dal momento che il colpevole diventa un martire e suscita simpatia. "Sono stati descritti come eroi o ragazzi da manifesto", ha detto il deputato del BJP suggerendo l'ergastolo come misura alternativa.
Anche il deputato del Congresso Shashi Tharoor si è espresso contro la pena di morte, alla luce del cambiamento delle leggi in tutto il mondo.
L’ex ministro dell’unione Manish Tiwari ha rilevato che la maggior parte dei casi contiene pregiudizi sociali ed economici e tutto il sistema di giustizia penale deve essere rivisto. Criticando i leader politici perché non discutono la questione, la leader del CPM Vrinda Karat ha detto che "un gran numero di parlamentari non vuole abolire la pena di morte. Dobbiamo aprire una discussione politica."
Inoltre, ha sollevato la questione della pena lieve nei casi di crimine contro le donne. "A causa di pressioni politiche, le agenzie investigative proteggono i colpevoli ed è tempo di un intervento politico," ha detto.
Il leader dell’AAP Ashish Khaitan ha detto che l’agenzia è messa qualche volta sotto pressione e indaga persone che hanno poco a che fare col crimine. Ha citato il caso di Narodapatia nell’incidente ferroviario di Godhra.
Anche alcuni eminenti avvocati tra cui il noto avvocato penalista Majid Memon hanno parlato contro la pena di morte, fatta eccezione per il presidente degli Avvocati presso la Corte Suprema Dushyant Dave, che ha chiesto il mantenimento della pena alla luce delle minacce terroristiche nel Paese.
(Fonti: DNA India, 12/07/2015)