INDIA: CONDANNA CAPITALE COMMUTATA IN 40 ANNI DI RECLUSIONE

23 Settembre 2025 :

L'Alta Corte di Calcutta il 18 settembre 2025 ha commutato in ergastolo la condanna a morte di un uomo di 45 anni colpevole degli omicidi di una donna e di sua figlia, disponendo tuttavia che il condannato non potrà essere liberato per 40 anni.
L'Alta Corte ha osservato che l'uomo – conosciuto come "guru baba" - era solito estorcere denaro a "ignari membri della società" con il pretesto di curare malattie o di concedere benefici materiali e immateriali. "La società nel suo complesso necessita di protezione dall'appellante per un periodo di tempo considerevole", ha affermato il collegio composto dai giudici Debangsu Basak e Md Shabbar Rashidi.
Nel 2020, Sunil Das, alias Hari Baba, alias Gurudev, ha promesso a Milon Mondal, il padre di una ragazza diciassettenne, che avrebbe potuto curare le ustioni riportate dalla giovane nel 2015, praticando degli “yajna” (rituali). Secondo la dichiarazione del padre, il guaritore sarebbe stato pagato con oltre 80.000 rupie.
Hari Baba ha frequentato assiduamente la loro casa per un anno prima degli omicidi, avvenuti il 17 maggio 2020. Secondo la sorella della vittima, non vedendo alcun cambiamento nelle condizioni della figlia, i genitori si sono rifiutati di pagare il resto della somma richiesta dall'uomo e hanno preteso un rimborso. Tuttavia il 17 maggio 2020 la sorella ricevette una chiamata in cui si diceva che la donna e sua figlia erano state uccise.
Inizialmente il principale sospettato fu il marito Milon.
Quattro mesi dopo il ritrovamento dei corpi in diversi punti della casa e l'esecuzione dell'autopsia, Hari Baba, alias Sunil Das, fu arrestato. Ha confessato alla polizia di aver ucciso le due donne, ma il suo avvocato ha sostenuto che la confessione fosse stata estorta.
Secondo il chirurgo dell'autopsia, la causa della morte delle vittime fu l'asfissia dovuta a soffocamento, inoltre furono riscontrate ben 16 ferite, di cui 11 inflitte con un’arma da taglio.
L’Alta Corte di Calcutta ha stabilito che l'uomo non sia irrecuperabile e che la sua condotta in carcere sia stata buona. Questi elementi sono stati considerati nel commutare la pena in 40 anni di reclusione, senza possibilità di liberazione anticipata.

 

altre news