15 Novembre 2022 :
Il ministro della giustizia giapponese si è dimesso la sera dell'11 novembre, diventando il secondo ministro a lasciare il gabinetto del primo ministro Fumio Kishida per uno scandalo in meno di un mese, causando inoltre un ritardo al tour asiatico del premier in difficoltà.
Il sostegno a Kishida è crollato al 30% in molti sondaggi recenti, avvicinandosi a una zona di pericolo che gli renderebbe difficile realizzare la sua agenda.
Il ministro della Giustizia, Yasuhiro Hanashi, è stato oggetto di critiche per delle battute riportate dai media in cui ha sminuito i suoi doveri, in particolare la firma delle esecuzioni, che ha definito "noiose".
"Ho messo a disagio i cittadini e il personale del ministero", ha detto Hanashi ai giornalisti dopo aver rassegnato le dimissioni a Kishida, riferendosi ai suoi commenti sulla pena di morte.
In precedenza Hanashi, un membro della corrente di Kishida all'interno del Partito Liberal Democratico (LDP) al governo, avrebbe definito come scarso il vantaggio politico derivante dal suo incarico nel gabinetto, aggiungendo di fare notizia solo per "aver approvato un'esecuzione al mattino".
Il Giappone esegue la pena capitale mediante impiccagione e non informa i prigionieri fino alla mattina del giorno della loro esecuzione, una politica che i gruppi per i diritti criticano da decenni.
Hanashi si è scusato il 10 novembre per i commenti e ha detto al parlamento che "li ha ritirati".
"Sento una grande responsabilità" per aver nominato Hanashi alla carica, ha detto in seguito Kishida ai giornalisti dopo aver accettato le dimissioni di Hanashi.
Kishida ha nominato Ken Saito, ex ministro dell'agricoltura laureatosi ad Harvard, in sostituzione di Hanashi.