GEORGIA (USA): RITIRATA ACCUSA DI OMICIDIO NEI CONFRONTI DI DONNA CHE HA ABORTITO

Kenlissia Jones

12 Giugno 2015 :

il procuratore distrettuale della Dougherty County, Greg Edwards, oggi ha ritirato l’accusa di omicidio nei confronti di Kenlissia Jones, che era stata arrestata con l’accusa di aver ucciso un feto, ossia di aver abortito illegalmente. Il procuratore Edwars, il primo uomo di colore a ricoprire questo incarico nella Dougherty County, in un comunicato stampa ha detto: “Ho ritirato l’accusa di omicidio volontario dopo che una ricerca completa da parte mia e dei miei collaboratori ha portato alla conclusione che la legge della Georgia non consente di incriminare la signora Jones per qualsiasi atto che sia collegato alla sua interruzione di gravidanza”.
Edwars ha aggiunto che la signora Jones probabilmente sarà accusata di “possesso di farmaci pericolosi”, un reato minore. Kenlissia Jones, che era stata arrestata sabato sera ad Albany, la capitale dello stato, è stata scarcerata mercoledì. Secondo un rapporto, avrebbe acquistato un farmaco abortivo denominato Cytotec (principio attivo Misoprostolo) via internet da una fonte canadese.
La Jones, alla 22° settimana di gravidanza, lo avrebbe assunto sabato, e poco dopo, lamentando forti dolori, avrebbe chiesto ad un vicino di casa di accompagnarla in ospedale. Durante il tragitto in automobile ha espulso il feto, che è morto 30 minuti dopo in ospedale. È stata arrestata dopo che un assistente sociale dell'ospedale ha detto alla polizia che la donna aveva acquistato un farmaco abortivo on line. Nel 2012 una nuova legge ha normato le interruzioni di gravidanza, elencando le strutture dove possono essere eseguite, e fissando a 20 settimane il limite massimo per una interruzione. Non è la prima volta che una donna viene accusata di omicidio per un aborto. Nel 2012 In Idaho, una donna single con già 3 figli, Jennie Linn McCormack, prese del Mifeprex (RU-486) ordinato online, perché il costo minimo di un aborto “legale” nel suo stato è 500 dollari, più le visite di controllo. All’inizio di quest’anno in Pennsylvania una madre è stata imputata di concorso in omicidio per aver aiutato, nel 2012, la figlia adolescente a procurarsi online un farmaco abortivo. A febbraio una Corte dell’Indiana ha condannato Purvi Patel per feticidio e abuso su minore per aver assunto un farmaco abortivo acquistato a Hong Kong.
 

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