EGITTO: GOVERNO APPROVA NUOVA LEGGE ANTI-TERRORISMO

Il presidente ad interim egiziano Adly Mansour

07 Aprile 2014 :

il governo egiziano ha approvato una nuova legge anti-terrorismo, all’indomani di un attacco terroristico all’esterno dell'Università del Cairo, avvenuto il 2 aprile.
Una dichiarazione del governo ha confermato che la legge antiterrorismo è stata modificata alla Camera, e che è stata inviata al presidente ad interim Adly Mansour per la ratifica. Non è stato riportato alcun dettaglio circa gli emendamenti. Il governo ha rilasciato una dichiarazione secondo cui "le operazioni terroristiche, che si sono aggravate di recente nel tentativo di far deragliare la roadmap, non riusciranno a raggiungere i loro nefasti obiettivi. Gli eroi delle forze armate e della polizia, e dietro di loro il grande popolo egiziano, sono pronti ad impedire ogni atto terroristico."
La legge aumenta le pene per i reati legati al terrorismo e amplia l'ambito dei reati che rientrano in questa categoria.
Media locali hanno riportato notizie non confermate secondo cui gli emendamenti hanno introdotto la pena di morte per qualsiasi persona condannata per crimini connessi al terrorismo, oltre ad ampliare i poteri degli agenti di sicurezza nell’applicazione delle leggi antiterrorismo. E’ stato inoltre riportato che la legge impone pene detentive più severe per il reato di promozione di organizzazioni terroristiche, anche mediante Internet.
L’Università del Cairo, teatro dell’attacco terroristico di Mercoledì (2 Aprile), ha subito dopo approvato il dispiegamento di forze di polizia nel campus, per la prima volta in quattro anni. Il Consiglio di Amministrazione dell'Università ha rilasciato una dichiarazione assicurando supporto all’aumento delle misure di sicurezza, chiedendo a studenti e membri dello staff di comprendere le circostanze "eccezionali".
Un nuovo gruppo che si autodefinisce "Agnad Misr" (Soldati di Egitto) ha rivendicato l’attentato all’esterno dell’Università. Il gruppo ha detto di voler colpire i "criminali" della polizia responsabili del "massacro", con evidente riferimento alla repressione del governo contro gli islamisti, a seguito della cacciata del presidente Mohamed Mursi lo scorso luglio.
 

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