CALIFORNIA (USA): VITA DIFFICILE PER LA NUOVA LEGGE SULLE ESECUZIONI

10 Gennaio 2017 :

Un’agenzia statale nega il nulla osta alla nuova legge che vorrebbe accelerare le esecuzioni.
Nella tornata elettorale dell’8 novembre il 51,3% degli elettori hanno approvato la Proposta 66, che prevede una velocizzazione dei ricorsi dei condannati a morte con l’intento di velocizzare le esecuzioni.
L’agenzia, la Office of Administrative Law (OAL) ha l’incarico di valutare i regolamenti amministrativi delle oltre 200 agenzie statali, e verificare che siano in linea con i requisiti previsti dalla APA, ossia la legge California’s Administrative Procedure Act sulle procedure amministrative.
Oggi ha pubblicato, in un documento di 25 pagine, i motivi per i quali Proposition 66, per come è scritta, non può entrare in vigore a causa di “incoerenze e ambiguità nel protocollo, motivazione stessa della legge insufficiente, e necessità di tenere conto delle osservazioni avanzate nel corso di udienze pubbliche.
L’Amministrazione Penitenziaria della California ha 4 mesi per replicare e fare delle controproposte.
In California le esecuzioni sono ferme dal 2006 a causa di un complesso contenzioso legale sul protocollo di esecuzione. Il 6 novembre 2015 l’Amministrazione ha presentato un nuovo protocollo basato su una overdose di un singolo farmaco. Il protocollo consente all’amministrazione di scegliere, a seconda della disponibilità di mercato, tra 4 possibili barbiturici: Amobarbital, Pentobarbital, Secobarbital e Thiopental.
Tra le richieste di approfondimento elencate oggi dalla OAL, il motivo per il quale l’Amministrazione prevedrebbe di usare 7,5 grammi di barbiturico quando gli agenti carcerari ritengono che 5 grammi sia già una dose mortale.
OAL poi chiede di sapere come è stato scelto il tetto di 50 dollari per l’ultimo pasto del condannato, e le modalità con cui al condannato, nelle ore che precedono l’esecuzione, viene offerto del sedativo.
La maggior parte delle osservazioni però riguardano argomenti più cruciali, come le procedure nel caso si verifichino degli imprevisti, nel caso il condannato non muoia immediatamente, quali opzioni di sedazione addizionale vengano offerte al condannato e chi sia incaricato di somministrarle, norme di sicurezza all’interno della camera della morte, ed altro.
Il 20 dicembre anche la Corte Suprema di Stato ha disposto ulteriori verifiche prima di convalidare l’entrata in vigore di Proposta 66.
 

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