19 Gennaio 2021 :
L'Arabia Saudita ha drasticamente ridotto il numero delle persone giustiziate nel 2020, a seguito dell’interruzione delle esecuzioni per reati non violenti legati alle droghe, hanno detto fonti del governo e osservatori indipendenti.
La Commissione per i Diritti Umani del governo saudita ha comunicato il 18 gennaio 2021 di aver documentato 27 esecuzioni nello scorso anno.
Nel 2019 le esecuzioni erano state 184, il massimo storico, come documentato da Amnesty International e Human Rights Watch.
Si tratta di una riduzione dell'85% del numero di persone messe a morte lo scorso anno rispetto al 2019.
"Il forte calo è stato determinato in parte da una moratoria sulla pena di morte per reati legati alla droga", ha detto la Commissione saudita.
Su richiesta dell'Associated Press, la Commissione ha affermato che la nuova legge che ordina l'interruzione di tali esecuzioni è entrata in vigore l'anno scorso. La nuova direttiva per i giudici non sembra essere stata pubblicata e non è chiaro se la legge sia stata modificata per decreto reale, come è tipico del caso. L'AP aveva precedentemente riferito che l'Arabia Saudita l'anno scorso ha anche ordinato la fine della pena di morte per crimini commessi da minori e ha ordinato ai giudici di porre fine alla controversa pratica della fustigazione pubblica, sostituendola con il carcere, multe o servizio alla comunità.