10 Febbraio 2017 :
la Commissione Giustizia del Senato ha approvato 5-3 il disegno di legge SB 16 che obbliga il giudice a seguire la decisione della giuria popolare.Il ddl è stato presentato dal senatore repubblicano Dick Brewbaker, che nell’illustrare la sua proposta ha detto di aver contato 23 casi, dal 2005 ad oggi, in cui un giudice ha preso una condanna all’ergastolo senza condizionale deciso da una giuria popolare, e l’ha innalzata a condanna a morte. Brewbaker ha motivato il ddl dicendo di aver notato che più di metà di questi “override” dei giudici avvengono in prossimità delle elezioni.
Chi è contrario alla nuova legge argomenta che è giusto lasciare al giudice un potere autonomia di decisione, perché a volte i giudici decidono anche al contrario, ossia prendono condanne a morte e le riducono ad ergastoli.
Secondo un calcolo fatto da Equal Justice Initiative, dal 1976 i giudici, in casi capitali, hanno modificato il verdetto della giuria popolare 112 volte. Nel 91% dei casi lo hanno aggravato.
Il ddl passa ora al Senato. Alla Camera un ddl equivalente è stato presentato dal deputato democratico Chris England.
L’Alabama è oggi l’unico stato Usa che ancora riconosce al giudice il potere di “override”, ossia di “scavalcare” il voto della giuria popolare.
Il 12 gennaio 2016 la Corte Suprema degli Stati Uniti, con la sentenza Hurst v. Florida, aveva dichiarato incostituzionale la legge capitale della Florida nella parte in cui il giudice ha più potere della giuria popolare nel decidere una condanna a morte. All’epoca, oltre alla Florida, solo Alabama e Delaware consentivano l’override. Il Delaware ha risolto alla radice il problema dichiarando incostituzionale la pena di morte e svuotando il braccio della morte. La Florida ha modificato la legge.
Al momento quindi, l’Alabama è il solo stato che ha ancora l’override, il che però rende incostituzionale qualsiasi eventuale nuova condanna a morte emessa se prima non viene adeguata la legge al dettato della Corte Suprema.