19 Dicembre 2022 :
Un alto funzionario afghano ha graziato un uomo che era stato condannato a morte per l'omicidio del padre del dirigente talebano, ha reso noto la Corte Suprema del Paese il 18 dicembre 2022.
La decisione dell’alto funzionario giunge alcuni giorni dopo che le autorità talebane hanno praticato la prima esecuzione pubblica da quando hanno ripreso il potere.
Il mese scorso il leader supremo dei talebani Hibatullah Akhundzada ha ordinato ai giudici di applicare in pieno i dettami della legge islamica, tra cui esecuzioni pubbliche, lapidazioni, fustigazioni e amputazione degli arti ai ladri.
Tuttavia Gul Mohammad, vice governatore della provincia settentrionale di Jawzjan, ha perdonato l'uomo condannato per aver ucciso suo padre nel 1992, ha dichiarato la Corte in un comunicato.
I tribunali della sharia afghani avevano ritenuto Abdul Qayyum colpevole di omicidio e ne avevano ordinato l'esecuzione come punizione in base al principio intransigente dell’"occhio per occhio".
Ma il vice governatore ha chiuso il caso perdonando l'uomo.
"La famiglia dell'omicida mi ha chiesto di perdonarlo. Oggi rinuncio alla qisas (punizione) e lo perdono", ha detto l’alto funzionario, sulla base del comunicato.
Il leader supremo Akhundzada, che non è stato finora filmato o fotografato in pubblico da quando i talebani sono tornati al potere, governa per decreto da Kandahar, luogo di nascita e principale centro del movimento.
Durante il loro primo periodo di governo, terminato alla fine del 2001, i talebani praticavano regolarmente punizioni in pubblico, tra cui fustigazioni ed esecuzioni capitali nello stadio della capitale, e i cittadini erano incoraggiati ad assistere.
Avevano promesso un regime più morbido quando hanno ripreso il potere lo scorso anno, ma da allora hanno introdotto restrizioni sempre più severe sulla vita degli afghani.
Le donne in particolare sono state progressivamente escluse dalla vita pubblica.