23 Settembre 2021 :

L’Alta Corte di Fukuoka il 15 settembre 2021 ha confermato la condanna a morte di un ex poliziotto riconosciuto colpevole degli omicidi di sua moglie e di due figli, commessi nella loro casa nel sud-ovest del Giappone nel giugno 2017.
Respingendo l’appello di Mitsuru Nakata, 43 anni, l’Alta Corte ha affermato che il tribunale distrettuale ha avuto ragione nell’imporre la pena di morte, data la gravità del crimine.
Gli avvocati di Nakata avevano sostenuto la sua innocenza durante il processo d’appello.
In assenza di testimonianze o di una confessione, il tribunale distrettuale di Fukuoka aveva stabilito nel dicembre 2019 che Nakata fosse colpevole degli omicidi, escludendo la possibilità che un intruso potesse essere il responsabile, sulla base delle indagini della polizia e di altre prove, tra cui le riprese delle telecamere di sicurezza vicino alla loro casa.
Per la difesa, le tre vittime potrebbero essere state invece uccise dopo l’uscita di casa di Nakata per andare al lavoro la mattina.
Il giudice presidente dell’Alta Corte, Yasuo Tsujikawa, ha affermato che la testimonianza fornita da uno scienziato forense secondo cui le tre vittime sono morte prima che l'imputato si recasse al lavoro è credibile.
"La sentenza del tribunale distrettuale, che ha respinto la possibilità di un crimine commesso da un estraneo, non è irragionevole", ha dichiarato Tsujikawa.
Secondo le sentenze del tribunale distrettuale e dell'Alta Corte, Nakata, all’epoca sergente del dipartimento di polizia della prefettura di Fukuoka, avrebbe strangolato sua moglie Yukiko, 38 anni, il figlio Ryosuke, 9, e la figlia Miyu, 6 anni, nella loro casa di Ogori, tra la sera del 5 giugno 2017 e la mattina seguente.
Il tribunale distrettuale aveva evidenziato una ferita al braccio di Nakata che sarebbe dovuta alla reazione della moglie alla sua aggressione.
Un campione di DNA di materiale prelevato sotto un'unghia della donna corrispondeva a quello di Nakata.