08 Marzo 2022 :

Una corte d'appello dello Yemen il 7 marzo 2022 ha confermato la condanna a morte di Nimisha Priya, un’infermiera del Kerala di 33 anni, che avrebbe ucciso un giovane yemenita nel 2017.
La donna sostiene che l’uccisione sia stata accidentale e che sia stata preceduta da violenze psicologiche e frode commerciale attuate dalla vittima ai suoi danni.
Nimisha, che lavorava come infermiera, era rientrata in Kerala con suo marito Tomy Thomas nel 2015. In seguito, Nimisha tornò in Yemen per aprire una clinica tutta sua. Aveva però bisogno di un socio yemenita per avviare l'impresa e fu allora che Talal entrò in scena.
L’attività realizzò buoni profitti rapidamente e Talal si sarebbe rivelato molto avido, secondo quanto riferito, falsificando i documenti in modo da intascare tutte le entrate della clinica. Secondo Nimisha, la violenza psicologica includeva anche la modifica di una fotografia al computer per sostenere che fossero sposati, in modo da poter tenere tutte le entrate come suo marito.
Secondo la difesa, il 25 luglio 2017 Talal arrivò a casa di Nimisha con l’intenzione di assumere droghe. Nimisha gli avrebbe iniettato della ketamina, un sedativo, per poter recuperare il suo passaporto che Talal gli aveva sottratto per controllarla.
Tuttavia, a seguito dell'iniezione, Talal cadde a terra e morì. Più tardi, con l'aiuto di un’amica, la donna fece il corpo a pezzi e lo nascose nel serbatoio dell'acqua.