23 Gennaio 2023 :

Il governo del Sud Sudan ha dichiarato che non abolirà la pena di morte insistendo sul fatto che costituisca un deterrente per prevenire reati gravi, ha riferito l’agenzia Africa-Press il 22 gennaio 2023.
Rivolgendosi ai media poco dopo la riunione del gabinetto presieduta dal presidente Salva Kiir, il ministro dell'Informazione Michael Makuei Lueth ha affermato che il gabinetto ha ascoltato una presentazione del ministro della Giustizia riguardante il Gruppo di Lavoro di Revisione Periodica Universale della quarantesima sessione delle Nazioni Unite per esaminare la situazione dei diritti umani nel Sud Sudan.
Ha detto che il gabinetto ha approvato tutti i punti della revisione tranne la richiesta al Sud Sudan di abbandonare la pena di morte, dicendo che non è conforme alle leggi del Paese.
"Anche l'America (USA), che è stato il primo Paese ad abbandonare l'impiccagione, ora è tornata all'impiccagione, quindi l'impiccagione è un'azione deterrente", ha detto Makuei.
"In questo momento non possiamo cambiare finché non raggiungiamo un certo stadio in cui le persone possano capire e quello è il momento in cui verrà messa da parte, ma per ora queste sono azioni deterrenti e questa è l'unica cosa che può far sì che le persone non commettano crimini”.
Il Ministro dell’Informazione ha sostenuto che l'abolizione della pena di morte incoraggerebbe i cittadini del Sud Sudan a commettere crimini atroci.
"In Sud Sudan, anche ora che la gente sa che c'è una condanna a morte, qualcuno dice semplicemente adesso ti uccido e pagherò il tuo risarcimento di sangue", ha detto il ministro Makuei. “Quindi, se si abolisce la pena di morte, sarà peggio perché andare in prigione per molti anni o all'ergastolo in Sud Sudan significa scontare 20 anni e un anno di prigione è di 9 mesi. Si tratta di un periodo molto breve per cui puoi uccidere qualcuno e scontare la tua pena e uscire, eppure hai ucciso una persona.
"Questo è il motivo per cui al momento siamo contrari all'abolizione della condanna a morte", ha aggiunto.