23 Luglio 2024 :

Le autorità irachene il 22 luglio 2024 hanno impiccato 10 persone condannate per "terrorismo", hanno dichiarato fonti sanitarie e della sicurezza.
Negli ultimi anni i tribunali hanno emesso centinaia di condanne a morte o all'ergastolo nei confronti di iracheni riconosciuti colpevoli di "terrorismo", in processi che gruppi per i diritti umani hanno denunciato come iniqui.
Secondo la legge irachena, i reati di terrorismo e omicidio sono punibili con la morte e i decreti di esecuzione devono essere firmati dal presidente.
Un funzionario della sanità ha detto che 10 cittadini iracheni "condannati per crimini di terrorismo e per essere membri del gruppo dello Stato Islamico sono stati giustiziati mediante impiccagione" nella prigione di Al-Hut, nella città meridionale di Nassiriya.
Una fonte della sicurezza ha confermato le esecuzioni.
Sono stati impiccati ai sensi dell'articolo 4 della Legge Antiterrorismo e il dipartimento della sanità ha ricevuto i loro corpi, ha dichiarato il funzionario della sanità all'AFP.
Le fonti hanno parlato a condizione di anonimato, data la delicatezza della questione.
Al-Hut è una famigerata prigione di Nassiriya il cui nome arabo significa "la balena", perché gli iracheni credono che coloro che sono incarcerati lì non ne escano mai più vivi.
L'Iraq è stato criticato per i processi, con il reato di "terrorismo" che comporta la pena di morte indipendentemente dal fatto che l'imputato sia o meno un combattente attivo.
Gruppi per i diritti umani avvertono che le confessioni vengono spesso ottenute sotto tortura.
Come già riportato da Nessuno tocchi Caino, lo scorso 31 maggio l'Iraq ha giustiziato otto persone giudicate colpevoli di "terrorismo", il terzo gruppo di questo tipo messo a morte nel Paese in poco più di un mese.
Sempre per terrorismo, 11 persone erano state impiccate il 22 aprile e un altro gruppo, sempre di 11 persone, il 6 maggio.