03 Marzo 2024 :
02/03/2024 - IRAN. Febbraio 2024: 67 Kolbar uccisi o feriti ai confini del Kurdistan
Secondo i dati compilati da Hengaw, nel febbraio 2024, almeno 67 Kolbar sono stati uccisi o feriti lungo i confini del Kurdistan. Di questi incidenti, l'85% ha coinvolto il fuoco diretto delle forze armate iraniane. Le statistiche rivelano un aumento di altre 34 vittime, pari a un incremento del 17%.
Il rapporto indica che quattro Kolbars e commercianti locali hanno perso la vita, mentre altri 53 hanno riportato ferite. In particolare, due adolescenti Kolbar provenienti dalle città di Bukan e Divandarreh sono stati feriti da colpi di arma da fuoco diretti al confine con Baneh.
Il maggior numero di vittime, per un totale di 36 casi, è stato documentato ai confini della provincia di Kermanshah (Krmashan).
57 uomini sono stati vittime di spari diretti (3 uccisi e 54 feriti), 1 di aggressioni e percosse da parte delle forze armate (ferito), 4 di cadute in montagna (4 feriti), 1 è morto per assideramento e 4 sono stati feriti in seguito a incidenti stradali.
36 casi (feriti) si sono verificati nella provincia di Kermanshah (Krmashan), 27 casi (3 morti e 24 feriti) nella provincia del Kurdistan (Sanandaj) e 4 casi (1 morto e 3 feriti) nella provincia di Urmia (Azerbaigian occidentale).
Hengaw Organization For Human Rights è una ONG con sede in Norvegia, fondata nel 2016 che si occupa prevalentemente delle violazioni dei diritti umani nei confronti della minoranza curda dell’Iran.
I kolbar (o kolber) sono dei portatori di etnia curda, a volte legale (“transfrontaliere”), a volte illegale (“contrabbandiere”), che trasportano sulla schiena mercanzie sui percorsi di montagna che marcano le frontiere che frantumano il Kurdistan tra Iran, Irak, Turchia e Siria. La maggior parte di questi lavoratori (un totale, si calcola, di oltre 20mila) vive in Iran, le cui province curde sono tra le più povere del Paese. Le autorità centrali li considerano tutti dei "contrabbandieri"
